Il tassodio

Il tassodio

È una conifera di medie dimensioni, solitamente non più alta di 25 m (raramente oltre i 30 m di altezza), con un tronco di 2 metri circa di diametro (raramente 5 m) in età adulta e una chioma da conica ad espansa di diametro fino a 10 m. Il fusto massiccio è scanalato alla base, che assume una forma campanulata (zampa di elefante); la corteccia è di color rosso-bruno. Le foglie aghiformi sono lineari, verde chiaro superiormente e solcate da due strisce glauche inferiormente, disposte su due file opposte; cadono in autunno, dopo aver assunto una colorazione rossa a volte anche molto intensa, insieme ai rametti che le sostengono: sono quindi (caratteristica rara tra le conifere) decidue (da cui il secondo nome volgare cipresso calvo). I fiori maschili sono raggruppati in amenti, quelli femminili sviluppano coni rotondi di colore verde (galbuli) che, maturando, diventano marroni.

È una conifera d’acqua, tipica di luoghi paludosi ed umidi, frequentemente allagati. Possiede caratteristici tubercoli radicali affioranti dal suolo, chiamati pneumatofori, che svolgono funzione di ossigenazione, atti a garantire cioè l’apporto di ossigeno alle parti sommerse anche in periodi di allagamento del terreno. Viene utilizzato come ornamentale presso stagni, o lungo i corsi d’acqua.

Il tassodio di Parco Rossi è riconosciuto come una delle piante monumentali del Veneto