Il progetto infrastrutturale

Il progetto infrastrutturale

 

Parco Rossi è dotato di un sistema tecnologico complesso ma invisibile. Un risultato semplice, alle spalle del quale c'è stato un lavoro di attenta progettazione che ha permesso di risolvere in modo innovativo una serie di aspetti.

Sono state posate tubazioni per quasi 1,5 km e di poco superiore è la lunghezza dei cavi elettrici. Non potendo scavare nel terreno per la presenza delle radici degli alberi, i cavidotti sono stati posati più in superficie dopo essere stati adeguatamente protetti.

E' stato realizzato un percorso di quasi 0,5 km accessibile a tutti. La pavimentazione è in ghiaino come la preesistente, ma è stata raggiunta una maggiore stabilità grazie all'utilizzo di un pietrisco spezzato di granulometria leggermente maggiore. Per evitare il dilavamento e la formazione di pozzanghere sono state impiegate delle griglie di plastica riciclata invisibili, che hanno anche la funzione di proteggere le tubazioni. In questo modo il parco ha conservato il suo aspetto originario, ma ora è possibile percorrerlo anche su ruote.

Per poter percorrere il parco anche nelle ore serali, sono state posate 80 lampade segnapasso che non arrecano disturbo alla fauna notturna ed evitano problemi di inquinamento. I faretti hanno il fascio regolabile, in modo da non disperdere la luce dove non serve e da effettuare regolazioni stagionali. In questo modo, il parco rimane buio, ma è possibile riconoscere la strada da percorrere e non perdere l’orientamento.

Per quanto riguarda la comunicazione, sono state usate reti immateriali in modo da evitare l’invadenza di troppi cartelli. Dopo un attento studio di settore si è deciso di posare dei pali bianchi progettati appositamente per il parco, con la funzione di punti informativi.

Sui sentieri compaiono delle strane assi rigate: un sistema di comunicazione simile al sistema Loges, costituito da una serie di segnali che danno informazioni tattili di notte o per chi non può utilizzare la vista.

 

Coordinatore del progetto:
Renzo Priante, architetto: progetto e coordinazione del lavori.