Gingko biloba

Gingko biloba

Appartiene ad un genere di piante gimnosperme antichissime, ormai limitato alla sola specie citata, albero a foglie caduche, coltivato in tutto il mondo e originaria della Cina Settentrionale dove fu per lungo tempo considerata una pianta sacra.

E’ un albero che raggiunge altezze di 30 metri, è provvisto di frutti carnosi e maleodoranti di colore giallo che contengono semi commestibili di sapore dolciastro. E’ diffuso ovunque nelle regioni temperate, resiste alla siccità, all’inquinamento, per cui è molto utilizzato nei parchi di città.

Le foglie sono verdi chiaro bilobate a ventaglio. Il tronco è massiccio, rivestito di corteccia grigia. Il legno è utilizzato per ricavarne assi oppure come combustibile E’ considerato un fossile vivente dato che resti fossilizzati di Gingko Biloba sono stati trovati in giacimenti di carbone formatisi 250 milioni di anni fa.

Numerosi altri esemplari sono presenti nel Parco di Villa Bonin Longare a Montecchio Precalcino. Essi hanno probabilmente la stessa età dato che anche quel parco inizialmente è stato progettato dall’Architetto Caregaro Negrin.