Alloro

Alloro

Conosciuto anche come lauro, fa parte delle Lauracee. Introdotto in Europa dall’Asia Minore, ebbe larga diffusione in Grecia per espandersi poi in tutto il territorio, trattenuto solo dalle regioni troppo fredde o dove la temperatura scende sotto i 15°. Sempreverde e spontaneo, è anche coltivato come pianta ornamentale e le siepi d’alloro sono spesso usate come divisori. Oltre ad essere di bell’aspetto, emana da legno e foglie un buon odore. Le dimensioni sono molto variabili: dall’alberello che cresce nei vasi sulle finestre all’albero alto fino dieci metri. Il fusto bruno rossiccio, nel tempo diventa grigio, i rami giovani sono verdi e flessibili. Le foglie sono lunghe anche 10 cm, lanceolate od ovato lanceolate, hanno colore verde scuro e lucido nella pagina superiore e consistenza coriacea. I fiori sono riuniti in piccoli fascetti ascellari, compaiono in primavera e sono divisi in maschili e femminili. I primi sono piccoli e di colore giallognolo, i secondi sono bianchi e muniti d’ovario. Il frutto è una drupa carnosa, nera e lucida che contiene un unico seme.
È conosciuto fin dall’antichità ed usato per le sue svariate proprietà.

“Nella mitologia greco-romana l’alloro era una pianta sacra e simboleggiava la sapienza e la gloria. Questa pianta era sacra ad Apollo poiché Dafne, la ninfa di cui il dio si invaghì, chiese che fosse eliminata la causa dell’invaghimento di Apollo nei suoi confronti, e dunque le fu tolto l’aspetto umano venendo trasformata in Alloro. Apollo a quel punto mise la pianta di Alloro nel suo giardino e giurò di portarne sul suo capo in forma di corone per sempre, e disse che allo stesso modo facessero i Romani durante le sfilate in Campidoglio. Sarebbe stato proprio Apollo, infatti, a rendere questo albero sempreverde.”

Alcune foto dell’alloro: