Alessandro Rossi

Alessandro Rossi

Figura di grande rilievo nell’Ottocento italiano, imprenditore e politico, Alessandro Rossi nasce a Schio il 21 novembre 1819. Eredita la produzione laniera dal padre Francesco, prendendo nel 1849 le redini dell’azienda, dopo la temporanea interruzione dell’attività durante la prima guerra d’indipendenza italiana. Malgrado le difficoltà operative dovute ai pesanti vincoli doganali imposti dal governo austriaco, soprattutto dal 1859 al 1866, Alessandro si mostra capace di aumentare il potenziale produttivo del lanificio, apportando molte innovazioni tecniche e rimodernando gli impianti. Dopo l’annessione del Veneto al Regno d’Italia, l’imprenditore scledense diventa prima deputato e poi senatore, facendosi carico di promuovere gli interessi industriali dell’intero paese.

Nel profilo di Rossi si incontrano pertanto alcuni aspetti salienti della cultura del suo tempo, legata al sentimento risorgimentale, progressista e paternalista. Sul piano sociale, il suo progetto di maggior portata è la costruzione del “Nuovo quartiere operaio” di Schio, disegnato dall’architetto Antonio Caregaro Negrin e realizzato tra il 1871 e il 1890, per garantire la residenza alle famiglie degli operai della Lanerossi, provenienti prevalentemente dalla campagna.

Osservato più da vicino, sulla soglia della villa di Santorso, Alessandro si svela invece grande sognatore, legato profondamente ai valori umanistici e filantropici dell’epoca. Il suo pensiero profondo trova la massima espressione proprio in questo podere modello, dove la vita familiare, il lavoro e l’impegno sociale diventano tutt’uno, attraverso la realizzazione di un progetto al contempo residenziale, ambientale, produttivo e didattico.